Festival di Venezia 2016: la sezione Cinema nel Giardino apre gratuitamente le porte al pubblico
La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia aprì i suoi battenti nel lontano 1932. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, eppure i segni del tempo non sembrano avere scalfito il fascino che tuttora ammanta questo magico evento. Le novità apportate durante le 73 edizioni sono state numerose, ultima in ordine di tempo, ma non d'importanza, è la nuova sezione non competitiva Cinema nel Giardino, voluta nel 2015 dal direttore artistico, Alberto Barbera.
Cinema nel Giardino nasce dall’esigenza di aprire le porte del festival a tutti coloro che non lavorano nel settore cinematografico: cinefili fai da te, spettatori occasionali, avventori dell’ultimo minuto, abitanti di Venezia e dintorni, semplici turisti curiosi e giovani in cerca di un’esperienza elettrizzante. Sì, perché con questa nuova sezione, riservata principalmente ai non accreditati, è finalmente concesso a chiunque respirare una fresca e frizzantina aria festivaliera. Le proiezioni, tutte serali, saranno infatti a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Visto il grande successo di pubblico dell’anno passato, questa brillante iniziativa si ripresenta nel 2016 in una location completamente ristrutturata. La tecnologica tensostruttura che ospiterà le proiezioni di Cinema nel Giardino avrà una capienza di 450 posti a sedere e sarà ubicata, niente di meno, che sull’orrendo “buco” del Lido di Venezia, a fianco del Casinò. La voragine della vergogna, scavata nel 2008 per costruire il nuovo Palazzo del Cinema – opera architettonica mai venuta alla luce per una serie di inenarrabili peripezie – è stata infine ricoperta, con grande gioia sia dei veneziani che degli amanti del grande schermo.
In questo vasto e incantevole spazio, oltre che assistere a film presentati in anteprima mondiale sarà anche possibile partecipare a incontri con registi, attori e personalità del mondo della cultura e dell’arte. E se nel 2015 si sono potute scambiare due chiacchiere con ospiti quali Vasco Rossi, Pif, Giuseppe Tornatore, Giuliano Montaldo, Arturo Brachetti e molti altri, quest’anno l’elenco è purtroppo ancora top secret. Ma andando a scoprire i titoli delle opere che, grazie a questo interessante “orientamento pop”, verranno proiettate ogni sera alle 21, qualche idea in merito ai probabili personaggi presenti agli incontri pre e post film, potremmo anche azzardarla.
Per chi non avesse mai vissuto di persona la Mostra del Cinema di Venezia, questa è un’occasione imperdibile. Al di là di lustrini e paillettes, scolli vertiginosi e mise improbabili, starlette in cerca di gloria e bellocci con velleità artistiche, senza ombra di dubbio l’atmosfera surreale che si sprigiona da ogni calle è indimenticabile.
A differenza della scorsa edizione, in cui i lavori selezionati erano tutti italiani, questa volta si è preferito scegliere prodotti di più ampio respiro internazionale: su un totale di otto, ben cinque sono infatti stranieri. Ad aprire Cinema nel Giardino ci penserà il 1° Settembre il lungometraggio L'estate addosso, di Gabriele Muccino, una commedia agrodolce che riporta il regista sui temi dell’adolescenza. La trama è semplice: quattro diciottenni (i giovani attori Brando Pacitto, Matilda Lutz, Joseph Haro, e Taylor Frey) intraprenderanno un viaggio on the road che li costringerà a fare i conti con le proprie insicurezze e paure. Le musiche del film, scritte da Jovanotti, spopolano già da tempo in radio e sul web. Sarà la coppia Muccino-Jovanotti a rispondere alle tante domande del pubblico nella prima serata? Le premesse ci sarebbero davvero tutte!
In quello che per 10 giorni diventerà il regno del glamour non poteva mancare un documentario dedicato, seppur trasversalmente, al mondo della moda: Franca: Chaos and Creation. Il cineasta e fotografo lombardo Francesco Corrazzini rende infatti omaggio alla propria madre Franca Sozzani, leggendaria direttrice della rivista “Vogue Italia”. Cinema nel Giardino, esplorando quindi generi diversi, riesce a catturare l’attenzione di un pubblico variegato, anche quella di chi non è proprio avvezzo ai film cosiddetti “da Festival”.
In quest’ottica di apertura cinematografica rientrano film come Pets - Vita da animali, e Inseparables. Il primo - nuovo lungometraggio d’animazione 3D prodotto dalla Illumination Entertainment e diretto dal Chris Renaud di Cattivissimo Me – è una di quelle pellicole che farà tornare il buonumore dopo le estenuanti, ma pur sempre adrenaliniche, code d’attesa per l’ingresso in sala. Distribuito dalla Universal Pictures, Pets – Vita da Animali catapulterà lo spettatore in un condominio di Manhattan, dove in assenza dei loro padroncini i nostri amici pelosetti ne combineranno di tutti i colori. A Chris Meledandri, fondatore della Illumination Entertainment, verrà inoltre reso un Tributo Speciale per lo straordinario sviluppo che il suo lavoro ha recato al cinema animato. Durante la cerimonia, che si svolgerà nella Sala Giardino il 5 Settembre, sarà anche proiettato un breve filmato tratto da Sing, ultima attesissima fatica dello Studios statunitense, visibile nel nostro Paese non prima del 2017. Lasciati i personaggi di pura fantasia di Pets, la kermesse cambierà rotta per addentrarsi in una storia vera: Inseparables. Il regista argentino Marcos Carnevale, dirigendo il remake del film francese Quasi Amici, racconta la crescente amicizia tra un ricchissimo tetraplegico e un disoccupato in cerca di lavoro: un mix di dramma e comicità in versione latino americana.
Tra una proiezione e l’altra, per non perdere neppure un granello di quella polvere fatata che dal 31 Agosto al 10 Settembre inonderà Venezia, vi consigliamo di affacciarvi nei pressi del Red Carpet. Lì, tra ragazzine urlanti, fans sfegatati e flash abbaglianti, appariranno come per incanto le star del momento. E poco importa se a dividervi dai vostri beniamini ci saranno le solite transenne: nessun ostacolo vi impedirà di vivere comunque a pieno questo immenso spettacolo. Dal fronte del gossip arrivano notizie succulente, gli attori che si vocifera possano sfilare sul mitico tappeto rosso pare siano: Natalie Portman, Ryan Gosling, Emma Stone, Jude Law, Jim Carrey, James Franco, Keanu Reeves, Diane Keaton, Mel Gibson, Naomi Watts, Michael Fassbender, Alicia Vikander, Kate Blanchette e Denzel Washington. Una parata così densa di divi la si può ammirare soltanto alla notte degli Oscar!
Una volta ricaricate le batterie, e non solo quelle delle macchinette digitali - fedeli e indispensabili compagne di questa avventura – ci si potrà nuovamente concentrare sulla Settima arte, Cinema nel Giardino propone infatti altri quattro singolari lavori. In Dubious Battle di James Franco – che ricordiamo aver fatto scalpore in laguna nel 2014 per la sua testa rasata e un enorme tatuaggio sulla nuca – è un film basato sull’omonimo romanzo di John Steinbeck incentrato sullo sciopero fallimentare dei raccoglitori di frutta in una vallata californiana durante gli anni Trenta, periodo della Grande Depressione. The Net del sudcoreano Kim Ki-Duk, già vincitore nel 2004 del “Leone d’Argento – Premio Speciale per la regia” con Ferro 3 – La Casa Vuota, narra le vicende di un pescatore nordcoreano che, a causa di un guasto alla sua imbarcazione, si ritroverà nella Corea del Sud: un appassionante viaggio all’interno dell’animo di un uomo intrappolato tra due ideologie. My Art, diretto dalla fotografa Laurie Simmons - qui alla sua seconda prova di regia - è un lungometraggio semi-autobiografico in cui viene mostrata la vita di una single di circa 60 anni che, grazie alle sue doti artistiche, sogna di riuscire a raggiungere il massimo livello nel suo difficile settore. È interessante notare come in quest’opera la Simmons sia in controtendenza rispetto agli stereotipi hollywoodiani, dove i personaggi protagonisti, o sono adolescenti o vanno verso la strada della demenza senile. Robinù, documentario del giornalista Michele Santoro, tra immagini drammatiche e interviste choc mette in luce il tragico problema dei baby-boss legati alla camorra. A Napoli esiste infatti una nuova leva di ragazzini che combattono vicolo per vicolo pur di raggranellare pochi spiccioli e, a loro giudizio, ottenere molto onore. La chiamano la “paranza dei bambini”, fenomeno criminale destinato purtroppo ad aumentare vertiginosamente. Cinema nel Giardino diventa dunque anche un momento di riflessione sulla nostra società, sempre in bilico tra destini segnati e voglia di riscatto.
Venezia, culla del romanticismo e città più romantica del mondo, non ha di certo bisogno della Mostra del Cinema per attirare le attenzioni su di sé, ma ciò non toglie che visitare la patria di Casanova durante il festival... sarà come vivere in un sogno diventato realtà.
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