Nemiche per la pelle: conferenza stampa

Nemiche per la pelle diretto da Luca Lucini è una commedia di chiara matrice femminile, che racconta molti aspetti della società in cui viviamo. Primi fra tutti, la maternità, i figli intesi come merce di scambio e la costruzione di una famiglia. A reggere le fila della storia è un duo di attrici complementari tra loro, unite da una forte alchimia che traspare in maniera molto nitida sullo schermo: stiamo parlando di Claudia Gerini e Margherita Buy.

L’impronta di genere che contraddistingue Nemiche per la pelle non si palesa solo ed esclusivamente nella vicenda narrata. Infatti, il soggetto è opera della stessa Buy, mentre la sceneggiatura reca la firma di ben due donne: Doriana Leondeff e Francesca Manieri. Senza dimenticare poi che il film è prodotto da Donatella Botti, nomination miglior produzione ai Nastri d’Argento 2013 per Viaggio da sola di Maria Sole Tognazzi. 

Questa mattina sono state proprio le protagoniste, insieme al regista e ai partner maschili Giampaolo Morelli e Paolo Calabresi, a presentare il frutto del proprio lavoro ai microfoni della stampa romana. Nella finzione, le due attrici romane sono chiamate a interpretare personaggi agli estremi opposti come Lucia e Fabiola: tanto l’una è arrogante nella sua sete di denaro, tanto l’altro si presenta fragile e con velleità intellettualistiche. “Sin dal primo incontro, mi sono confrontato con entrambe e ho chiesto di conferire tridimensionalità ai loro ruoli, sapendo che ciò avrebbe giovato al film. Con delle grandi interpreti come Claudia e Margherita è impossibile incorrere nella solita macchietta, sebbene alcuni aspetti siano esasperati di proposito” asserisce il regista

Ma, quanto c’è davvero di Claudia Gerini e Margherita Buy nelle protagoniste di Nemiche per la pelle?
La prima ci riflette un po’ su, ride e poi afferma di avere un comune con Fabiola soltanto i tacchi vertiginosi perché, per il resto, il carattere cinico e arrivista del suo alter ego cinematografico non la rispecchia affatto. 

La Buy dal canto suo concorda sul fatto di avere qualche affinità con la psicologa degli animali che interpreta, ma soltanto dal punto di vista esteriore e del look. Al contrario di Lucia, l’attrice è davvero madre e non possiede “quel tipo di egoismo camuffato da donna apparentemente progressista. È questa la ragione per cui mi sono molto divertita calzando i panni di Fabiola”. 

In quanto rappresentante del sesso (pseudo) forte, a Giampaolo Morelli spetta invece il ruolo del pittore bohémien Giacomo, fidanzato toy boy di Lucia. Come lui stesso tende a sottolineare: “per certi aspetti, Giacomo è più infantile del bambino affidato in via temporanea alle donne. Il mio personaggio rappresenta una delle due metà di un rapporto malato, che potrebbe però evolversi grazie all’intervento di agenti esterni”. 

L’altra figura maschile presente nel film è affidata al versatile Paolo Calabresi, che si è cimentato con un uomo senza midollo spinale così comune alla tradizione della commedia all’italiana. “Si tratta di una persona che non riesce a imporre la propria idea che, peraltro, è quella corretta e conforme alla legge. Del resto, di fronte a una coppia di donne così nevrotiche sarebbe stato impossibile per chiunque” dichiara Calabresi, che conclude apprezzando la maturazione affettiva compiuta da Lucia e Fabiola nel corso della pellicola.