Intervista: Massimo Boldi e Max Tortora, La Coppia dei Campioni

Con Massimo Ceccherini relegato in una brevissima apparizione nel ruolo di un divertente pappone, il 28 Aprile 2016 approda nelle sale cinematografiche – distribuito da Notorious pictures – La coppia dei campioni di Giulio Base, al cui centro abbiamo Massimo Boldi e Max Tortora nei panni di due dipendenti della stessa multinazionale che vincono alla lotteria aziendale un paio di biglietti per la finale della Champions League.
Una commedia on the road comprendente nel cast anche Flora Canto impegnata ad interpretare la moglie di Tortora e che, insieme al regista e ai due protagonisti, abbiamo avuto modo di incontrare a Roma per scambiare qualche parola sul film.

D: Max e Massimo è la prima volta che lavorate insieme in un film. Come nasce questa coppia inedita?
Massimo Boldi: È una coppia nata per caso, perché è stata proposta dalla produttrice Flavia Parnasi, e io ho accettato subito. Max è un carissimo amico ed è un attore che io ho sempre stimato.  
Max Tortora: Sì, la coppia è nata grazie a Flavia, che mi ha proposto questa collaborazione artistica e che ho accettato con grande gioia, perché lavorare con Massimo è un punto di arrivo. Lui fa commedie da quarant’anni ed è un maestro, quindi, ben venga questa opportunità.

D: Dei film con Massimo Boldi successivi all’esperienza in casa Filmauro, questo è uno dei pochissimi in cui non è presente la tematica del matrimonio. Come mai?
Massimo Boldi: Perché gli altri film li ho prodotti io, questo è finanziato da Flavia Parnasi con la Rai, quindi, il titolo è tutta un’altra cosa.

D: Come mai questa volta uscite al cinema in Primavera, anziché a Novembre o Dicembre come di consueto?
Massimo Boldi: Perché abbiamo cominciato a girarlo tra Dicembre e Gennaio ed era già prevista la fine di Aprile come periodo di uscita.

D: C’è stato un momento particolarmente divertente durante le riprese?
Massimo Boldi: È stato tutto sempre molto divertente, perché, quando lavori con gente simpatica, onesta e, soprattutto, disponibile, trovi sempre il modo per divertirti. E, divertendoti tu, fai divertire il pubblico.
Max Tortora: Io avrei da suggerire più di una situazione, perché, essendo entrambi non dico vecchi, ma pigri per motivi fisici, ci hanno fatto fare di tutto, da scendere e montare su motociclette e carri, correre e rotolare per terra. Ci hanno fatto stare anche sotto la pioggia finta. Ecco, la pioggia finta è una delle cose che ricordo con più divertimento (ride).

D: Nel film sono presenti evidenti riferimenti a Scemo & più scemo...
Massimo Boldi: Io non me ne sono accorto.
Max Tortora: Ti ringrazio per averci accomunato ad uno dei film più belli della cinematografia mondiale degli ultimi cinquant’anni, perché a me Scemo e più scemo diverte da morire e non dimentichiamo che lì ci sono due veri maestri della comicità.
Giulio Base: Sì, ce ne è uno in particolare.

D: Quello con i due energumeni nel locale...
Giulio Base: Sì, esatto, ma il film è pieno di riferimenti alla commedia americana, da Parto col folle, quando gli raccoglie la giacca, ad Un biglietto in due. Ho cercato di mettere dentro un po’ il cinema americano che mi piaceva, ovvero quello della coppia. Il loro genere si chiama Comedy duo, commedia a due, me li sono rivisti tutti e, dopo vent’anni, mi facevano ancora ridere, quindi, mi sono detto che potevo anche permettermi di omaggiarli.

D: La miglior coppia comica quale è?
Giulio Base: In Italia Totò e Peppino De Filippo, secondo me oltre loro due non si va, all’estero, forse, proprio Jim Carrey e Jeff Daniels sono abbastanza curiosi e unici. Però, ora che ci penso il non plus ultra sono forse i Blues brothers, quindi John Belushi e Dan Aykroyd.

D: È la prima volta che lavorate con Giulio Base come regista di commedie, atipico per il genere...
Massimo Boldi: Secondo me, questa è la sua prima vera commedia.
Max Tortora: Secondo me Giulio si è innamorato della commedia, perché, ogni volta che si inventava una cosa nuova, lui godeva e, se era possibile farla, la faceva. Penso che da qui nascerà tutto un filone di commedie di Giulio Base.

D: Se riprendete il personaggio del pappone di Massimo Ceccherini, potete fare La coppia dei papponi (glielo dico ridendo).
Max Tortora: Addirittura La coppia dei papponi. Ma tu perché non ti proponi come sceneggiatore, m’hai tirato fuori già due o tre cose e io ci sarei andato a braccia aperte (ride).

D: Flora, questo è il primo film comico che interpreti?
Flora Canto: Con Giulio ho fatto in televisione Don Matteo, che ha comunque un sottofondo ironico, ma una commedia così brillante è la prima volta che la interpreto. Mi ha lasciato carta bianca, al provino mi disse “fai ride”, che, detto da un regista, potrebbe essere un’osservazione poco carina, invece, in questo caso, era un complimento, Ha detto di lasciare tutto quello che mi veniva e di mettere battute sul momento.

D: Proseguiresti con questo genere?
Flora Canto: Sì, anche perché sono nove anni che in teatro affianco attori comici. Ho iniziato ventenne con Lino Banfi e rimarrei su questo filone, perché credo di avere una predisposizione più alla comicità che al drammatico.

D: Con quali registi di commedie e partner vorresti lavorare?
Flora Canto: Come registi, attualmente ti direi Paolo Genovese e Massimiliano Bruno, perché trattano il genere in un modo più ricercato, come attori, invece, c’è un panorama talmente vasto. Da Marco Giallini a Valerio Mastandrea, attori, anche loro, che trattano la comicità in modo diverso, meno banale del solito.

D: Giulio, quali saranno i tuoi prossimi progetti?  
Giulio Base: Ora sono in attesa di sapere come andrà questo film, poi mi sto divertendo un mondo con una nuova applicazione che si chiama Periscope, dove, in maniera quasi inaspettata, sono il numero uno al mondo. Alcuni social come quello sono molto autentici. Il primo giorno ho acceso e avevo due che mi seguivano, il secondo venti, di cui quindici americani e inglesi. Poi ho cominciato a farlo in inglese e dal terzo ne avevo mille, duemila, ventisettemila.  

D: Max e Massimo, pensate di tornare a fare un film in coppia?
Massimo Boldi: Perché no? Per il mio nuovo film di Natale no, perché abbiamo il cast già quasi formato, ma, magari, l’anno prossimo sì.
Max Tortora: Io spero proprio di sì, ma spero di farne una cinquantina con Massimo, perché con lui ci sto bene anche nella vita e, umanamente parlando, non è così scontato che i colleghi lo siano.