Harley Quinn: l'assurdità di una fidanzata per Joker

Al di là dell'apparente semplicità, il Joker è uno dei villain più complessi di sempre. Anche se a un primo impatto l'antagonista principale di Batman può sembrare un mix di risate sconce e humour nero, quasi una sorta di comico prestato al crimine perché incapace di far ridere, il Joker rappresenta una specie di immagine speculare di Batman, o per dirla alla Harvey Dent "Due Facce", il rovescio della stessa medaglia. Entrambi sono solitari, ossessionati dalla propria missione ed estremamente determinati nel portarla a termine. Dal lato di Batman il massimo dell'ordine e dal lato del Joker il massimo del caos. Visioni ideologiche che cambiano a seconda del contesto. Ad esempio nella termodinamica, l'idea di massimo disordine non è dalla parte di Batman. 

Vista la posta in gioco, nessuno dei due ha tempo per una relazione sentimentale. Bruce Wayne cerca di cavarsela come può, ma il lato quotidiano e pubblico di Batman non può rubare troppo tempo alla metà oscura e idealista, quindi le sue relazioni non hanno una lunga durata. Il Joker non ha neppure il problema del doppio pubblico: è sempre e solo Joker, nella vita privata (supposto che se ne possa immaginare una), come nel quotidiano criminale. Come l'idea di ordine può variare a seconda dell'interpretazione, anche l'idea di caos si può prestare a una visione personale. In effetti ci sono tanti Joker, sulla carta e fuori dalla carta nelle varie incarnazioni che hanno dato corpo e volume a un personaggio che semplicemente rifiuta la sua bidimensionalità. Resta solo una domanda: ci può essere una fidanzata per il Joker?

Una delle versioni più interessanti del Joker sul piccolo e sul grande schermo ci è stata regalata da Mark Hamill (eh sì, proprio il Luke Skywalker di Guerre Stellari). Inutile andare indietro nella memoria alla ricerca del suo volto familiare coperto di cerone bianco: Hamill ha dato la voce nella versione animata del Cavaliere Oscuro nata dalla fantasia di Bruce Timm e Paul Dini nei primi anni '90, uno dei migliori prodotti nati dalla scudera DC, adatto indistintamente a un pubblico più giovane e meno giovane e caratterizzato da uno stile noir che alla lontana strizza l'occhio a Dick Tracy. Il Joker di Mark Hamill è quanto mai istrionico, imprevedible ed esagerato, e trova persino il tempo per una partner più o meno fissa ma sicuramente unica: Harley Quinn. 

Il personaggio di Harley Quinn (che richiama il nostro Arlecchino della commedia dell'arte nel nome e nel costume originario), nasce dalla fantasia di Paul Dini e viene sviluppato assieme ad Arleen Sorkin, attrice della popolare serie I giorni della nostra vita (Days of our lives). Proprio in una puntata di questa serie, Arleen Sorkin compare in una sequenza onirica in cui è travestita da pagliaccio (con un costume molto simile al personaggio animato) e cerca di far ridere senza successo una specie di famiglia di reali. All'inizio Harley doveva essere solo una specie di spalla ridanciana e irritante del Joker (compito portato a termine egregiamente da Sorkin), ma poi qualcosa è cambiato e Harley ha trovato una profondità e uno sviluppo imprevisti.

Uno degli episodi più interessanti è Mad Love, in cui sono messe in luce le origini di Harley Quinn, in origine la dottoressa Harleen Quinzell, improbabile psichiatra del Joker che si lascia irretire dalla narrazione del clown per cui il vero cattivo che lo perseguita è, in realtà, proprio Batman. Bisogna essere molto chiari su un punto: la relazione tra Harley e il Joker non è mai alla pari: tra loro c'è un rapporto di venerazione quasi incondizionata dalla parte di Harley e di quasi continua manipolazione da parte del Joker (su questi due "quasi" gli autori tendono a giocare molto e a prendersi qualche libertà). Per la Harley Quinn della serie c'è persino un episodio in cui Harley Quinn trova spazio per il femminismo, nello splendido Harley and Ivy, in cui un'improbabile coppia di supercattive come Harley Quinn e Poison Ivy si ribellano a un mondo declinato al maschile in una loro folle fuga alla Thelma & Louise. Con un'indicazione finale folgorante: solo una terza donna può fermare due donne senza freni. 

Da allora Harley Quinn è stata rappresentata in fumetti, videogiochi, giocattoli, collezionabili di ogni tipo e adesso in Suicide Squad, il film a base di supercattivi in cui viene evocata la vicenda di Harley della serie animata. Nella versione Live non c'è più spazio per vestiti arlecchineschi, ma anche i creatori originali convengono sul fatto che "non avrebbe funzionato" e che comunque il personaggio è un mix di umorismo, follia e appeal. C'è qualcosa in Harley che risuona nei fan, probabilmente molto al di là del suo essere sexy e senza freni. Non è facile dire cosa ci sia alla base di questa fascinazione. Forse, e solo forse, il segreto e inconfessabile desiderio per cui, se c'è una speranza che il Joker abbia una partner, forse c'è davvero una speranza per tutti.