Corrado Fortuna e il resto del cast ci raccontano la leggenda di Bob Wind
“In qualche modo, questo film somiglia molto al personaggio che raccontiamo. Credo che il nostro Roberto sia pieno d’amore. Aveva trentanove anni quando è morto, la mia età. Io non lo conoscevo da prima di dieci giorni dall’inizio delle riprese, perché solo dieci giorni prima ho saputo che avrei preso parte al progetto. Sicuramente, si tratta del film più importante che ho fatto nella mia carriera da adulto”.
Interprete, tra l’altro, di My name is Tanino di Paolo Virzì e Il mattino ha l’oro in bocca di Francesco Patierno, parla alla stampa romana Corrado Fortuna in occasione dell’arrivo nelle sale cinematografiche – a partire dal 10 Novembre 2016 – de La leggenda di Bob Wind di Dario Migianu Baldi, nel quale veste i panni del folle e creativo uomo di teatro realmente esistito Roberto Cimetta, su cui il regista aggiunge: “Il valore di questo progetto nasce soprattutto dall’avventura sociale ed umana di questa presunta figlia di Cimetta che, nel film, va alla sua ricerca. Il fattore che mi ha attirato tantissimo è la storia di questo individuo che in modo goffo, geniale e, a volte, anche antipatico è andato per le strade dei paesi per arrivare, poi, ai teatri internazionali. Viviamo in un’epoca in cui il sociale è rappresentato solo da internet e dai social network, che ci fanno sentire tutti vicini quando, in realtà, siamo distanti. Io non voglio ancora arrendermi all’idea che oggi quel tipo di entusiasmo non sia più possibile”.
Un concetto su cui l’attore Ivan Franek aggiunge che siamo noi i primi a non dover dire che è impossibile senza prima provare a fare qualcosa, anticipando l’intervento della protagonista Lavinia Longhi: “Io ne faccio uso, ma detesto Facebook e tutte le cose legate ai cellulari. Per quanto riguarda questo film, ha rappresentato forse la prima volta in cui ho avuto tanta libertà di improvvisazione. È stato un difficile lavoro di sottrazione e contenimento”.
Film sul cui set, tra l’altro, con enorme, dichiarata soddisfazione di Baldi è andato in visita il Tommaso Cimetta figlio del personaggio raccontato e che possiede sullo schermo i connotati del Paolo Briguglia de I cento passi, il quale conclude: “Ho dovuto viaggiare di notte per andare nel bellissimo posto in Trentino in cui si svolgono le sequenze che mi vedono coinvolto. Mi è piaciuta subito la storia, perché è quella di un uomo che ha fatto di tutto per fare cultura. Tra l’altro, una volta tanto non si trattava di un film ambientato a Roma e solo io avrei potuto interpretare il figlio di Corrado, conoscendolo da tanti anni”.