Brie Larson, dal monolocale all'Oscar

Pochi la conoscevano, poi è arrivata sul red carpet più sfavillante dell'anno e ha fatto furore con il suo splendido abito blu cobalto, plissettato e adornato da una splendida cintura gioiello, creato apposta per lei da Alessandro Michele, nuovo direttore creativo di Gucci. E non contenta, si è aggiudicata anche l'Oscar come Migliore Attrice Protagonista. E' Brie Larson, 26 anni, bella e brava, indiscussa vincitrice grazie all'intenso Room, nelle sale italiane dal 3 Marzo.

Provata dal jet lag che l'ha condotta dal Vietnam, dove sta girando un film, al Dolby Theatre, Brie Larson non  si è lasciata invischiare nel toto Oscar ed è salita a ritirare l'ambita statuetta felice, sorpresa ed emozionata. E nello scendere dal palco, è andata ad abbracciare il suo piccolo partner di Room, l'attore Jacob Tremblay, 9 anni, regalando a chi ha visto ed apprezzato il film, un momento di pura commozione

Pochi la conoscevano, dicevamo: Brie infatti non è un'attrice da gossip ma ha silenziosamente scalato le vette di Hollywood ed è stata scelta, forse per il suo volto poco noto che avrebbe giovato alla pellicola, per interpretare uno dei film migliori della stagione, non a caso candidato all'Oscar.

Lontana dai riflettori dunque, ma quando ci capita davanti per eventi o premiazioni, il suo look è sempre vincente e fa di lei non solo un astro nascente di Hollywood ma anche una indiscutibile fashion icon. Nel corso degli ultimi mesi ha sfoggiato infatti outfit classici di Céline e Michael Kors, un minidress fiorato di Valentino, una creazione celeste di Versace ed uno strepitoso tubino dorato e ricamato di Calvin Klein, con il quale ha ritirato il Golden Globe. Per arrivare poi sul red carpet degli Oscar con quello che probabilmente è stato l'abito più bello della serata.

Ma chi è la vincitrice degli Oscar 2016? Californiana doc, a soli sei anni è entrata nell'American Conservatory Theatre di San Francisco e ben presto è approdata sul piccolo schermo; negli ultimi anni la sua carriera cinematografica ha fatto grandi passi in avanti, portandola fino alle numerose candidature per il suo ruolo di Ma', ovvero la Joy Newsome di Room, per il quale di recente ha vinto il Golden Globe, lo Screen Actors Guild Award e il Bafta.

Brie Larson ha interpretato ruoli secondari in diverse commedie tra cui Trent'anni in un secondo, Lo stravagante mondo di Greenberg, 21 Jump Street, Don Jon, The Gambler e Un disastro di ragazza.

In TV è stata una presenza fissa di United States of Tara, in cui era la figlia ribelle di Toni Collette.

Per interpretare Ma', ragazza rapita, violentata e diventata mamma del piccolo Jack (Jacob Tremblay), rinchiusa in una stanza senza poter uscire, vittima costante del suo carceriere, l'attrice è rimasta chiusa in casa per un mese, facendo una dieta assai scarna e rimanendo sola per calarsi al meglio nel ruolo. Che le ha portato sicuramente fortuna ma le ha fatto anche rivivere il passato.

L'attrice californiana infatti, quando era solo una bambina, viveva con la madre e la sorella in un monolocale piccolissimo e con non poche difficoltà economiche. Eppure quello, come tiene a ricordare, è stato il periodo più bello della sua vita e l'ha aiutata ad interpretare la donna e mamma coraggiosa e caparbia del film che l'ha condotta all'Oscar.

Ma Brie Larson non è solo una giovane e talentuosa attrice: è anche una cantante pop rock, ha inciso un album ed è fidanzata con Alex Greenwald, leader dei Phantom Planet, gruppo alternative rock californiano che ha fatto fortuna con il brano California, sigla della serie The O.C.

Colta e raffinata nonostante la giovane età e nonostante la strada in salita che ha affrontato nel corso della sua carriera.
Una vera scoperta. Su cui avevo messo gli occhi fin da quando la vidi alla Festa del Cinema di Roma e pensai che Room era un film sensazionale e lei un'attrice da Oscar. E quando Eddie Redmayne ha letto il suo nome, intorno alle 5:40 del mattino, non nascondo di aver esultato.

Premio meritatissimo per una promessa del cinema che da ora in avanti darà del filo da torcere a tutte le giovani colleghe.