Alan Rickman: non solo Piton
Come sarebbe stato il professor Piton interpretato da Tim Roth?
Non lo sapremo mai perché Roth,prima scelta per questo ruolo, rifiutò la parte. Ho il sospetto, del tutto personale e non verificabile, che le cose siano andate meglio così.
Non era una parte facile quella di Piton, ed è confermato che la stessa Rowling abbia dato a {persona|alan-rickman|Rickman} un indizio sulla vera natura del personaggio già prima del completamento della saga di Harry Potter. Solo una piccola indicazione che l'attore inglese non ha mai rivelato (e a questo punto resterà un segreto).
L'efficacia dell'interpretazione di Rickman in questo personaggio che è diventato una delle icone del nuovo millennio, risiede nella sua formazione di attore shakespeariano, improntata a una grande eleganza e a una dolcezza espressiva densa di sfumature.
Nella sua carriera cinematografica Rickman è stato molto spesso un comprimario o un villain, il “cattivo della storia”, altro ruolo molto difficile: la credibilità del “buono” in un film è sempre direttamente proporzionale all'efficacia del “villain”.
In effetti l'esordio sul grande schermo di Rickman lo vede proprio nei panni di un antagonista: l'Hans Gruber di Die Hard - Duri a morire.
Già il fatto che un attore londinese interpreti un terrorista tedesco, riuscendo a dargli credibilità e originalità, la dice lunga sulla versatilità di Rickman.
Altro “villain” memorabile è lo Sceriffo di Nottingham, in Robin Hood - Principe dei ladri... di tutt'altra pasta rispetto al Robin Hood di Kevin Costner, molto spesso un po' blando dal punto di vista dell'intensità (anche questa è una stretta opinione di chi scrive).
Oltre ai due dei film per cui è più celebre lo vediamo in Galaxy Quest, in Love Actually e in Dogma (addirittura nel ruolo di Metatron, lo scriba di Dio).
Ancora una volta lo vediamo in un ruolo malvagio in Sweeney Todd, nella parte del malvagio giudice Turpin.
Ci si sbaglierebbe a valutare la carriera di Rickman come una carriera in ombra: in ogni ruolo, piccolo o grande, l'attore londinese aveva il dono di lasciare il segno.
Questo non vuol dire che non abbia avuto ruoli primari. Misteri italiani, questi film non sono mai usciti in Italia.
È il caso di The search of John Gissing(Alla ricerca di John Gissing), una commedia a sfondo aziendale piena di trovate in cui Rickman porta alla luce il senso dell'umorismo che lo caratterizzava nella vita privata e sul set.
Altro caso (ancora più misterioso) è quello di Snow Cake (Torta di neve), film che ha aperto il Festival di Berlino del 2006 e che vede Rickman co-protagonista assieme a Sigourney Weaver (con cui aveva già lavorato in Galaxy Quest) e Carrie-Ann Moss.
Difficile dire se una storia di autismo al femminile abbia giocato un ruolo nella mancata distribuzione di un piccolo film indipendente, fatto sta che la parte di Rickman, che interpreta un uomo che deve comunicare a una donna affetta da autismo era stata scritta apposta per lui, e questo film è un “must” per ogni fan di {persona|alan-rickman|Alan Rickman}.
Nel frattempo Alan Rickman non ha mai lasciato il teatro, sia come attore che come regista, con numerosi impegni sia in Inghilterra che negli Stati Uniti.
Non è una sorpresa che il suo Piton sia dunque uno dei personaggi più memorabili della serie di Harry Potter, nonostante il gran numero di attori inglesi di successo presenti nell'intero ciclo cinematografico.
Naturalmente, per capire davvero il suo spessore (e senza nulla togliere al suo doppiatore Francesco Vairano, che ha riprodotto molto bene il suo modo di parlare.), bisognerebbe sentire la sua interpretazione in lingua originale... si potrebbe scoprire che in inglese il vero nome di “Piton” in realtà è “Snape” (con una consonante di differenza rispetto all'inglese “Snake”, “Serpente”).
Dietro a un interpretazione efficace possono esserci molte cose: un ruolo ben scritto, una direzione degli attori visionaria o anche un occasionale “stato di grazia” da parte dell'interprete.
Dietro a ogni interpretazione di Alan Rickman c'è sempre stato solo {persona|alan-rickman|Alan Rickman}, il suo istinto, la sua padronanza della tecnica e quella parte impalpabile che lo ha reso unico, come essere umano e come attore.