Abbraccialo per Me: pillole di conferenza stampa
Vittorio Sindoni, accompagnato da Stefania Rocca, Moisè Curia, Giulia Bertini e l’autore della colonna sonora Fabio Frizzi, ha presentato alla stampa Abbraccialo per Me, film che tratta il delicatissimo tema della disabilità mentale, o meglio ancora disabilità intellettiva, perché, come spiega il regista siciliano: “Recentemente sono stato invitato al Quirinale a partecipare alla giornata sull’autismo, e ho notato che ovunque era scritto disabilità intellettiva e non mentale. Trovo che il termine sia molto più delicato, da oggi in poi userò solo questa definizione. Spero che questo film aiuti ad abbattere quelle barriere mentali che troppe volte si alzano davanti a persone indifese. Il film racconta la storia di una famiglia alle prese con questo tipo di disabilità, è un racconto drammatico ma pieno di sentimenti. In Italia, purtroppo, mancano le strutture che si occupano di questo tipo di malattia, le famiglie dei pazienti vengono lasciate a loro stesse, è una brutta situazione. Ho avuto paura ad affrontare un tema del genere, perché il cinema italiano è un po’ chiuso su questi argomenti. Mi conforta che ci sia un film canadese che ha lo stesso tema del mio, forse trattato meglio: si intitola Mommy ed ha avuto un grande successo solo grazie al passaparola, perché non è che ne abbiano parlato…”. Mommy, diretto dall’allora venticinquenne Xavier Dolan, è un capolavoro assoluto, un film che si è aggiudicato nel 2014 il Premio della Giuria al Festival di Cannes!
Abbraccialo per Me narra la storia di Caterina (Stefania Rocca), una madre che per troppo amore non riconosce l’infermità intellettiva del figlio Francesco (Moisè Curia). Ogni giorno Caterina si troverà a combattere i pregiudizi degli abitanti del suo paese e, come una leonessa con i propri cuccioli, difenderà Francesco contro il mondo intero. Stefania Rocca ammette: “Appena ho letto la sceneggiatura ho pianto molto. Ho iniziato a pensare a Caterina quando, andando dal parrucchiere, ho visto una madre che teneva seduto sulle sue gambe un ragazzone che era suo figlio. Sono rimasta molto colpita perché era proprio ciò che io volevo fare nel film. Poi ho incontrato Moisè Curia e ho portato il personaggio da un’altra parte, nel senso che questo ragazzo, Francesco, che nella sceneggiatura appare così attivo, creativo, imprevedibile e amante della musica, mi ha ricordato una frase di Ada Merini che ho scritta sul copione: qual è il limite tra la creatività e la follia? Caterina è una donna che difende il proprio figlio dalle interferenze esterne, perché purtroppo viviamo in una società che non perdona niente e che ti fa vergognare di tutto, anche della malattia. Purtroppo, però, Caterina non si rende conto che la sua poca obiettività nel riconoscere i limiti del figlio, e la carenza di una terapia adeguata, porterà Francesco ad acutizzare ancor più i sintomi del suo grave disturbo ”.
Il giovane attore Moisè Curia, conosciuto soprattutto per avere recitato nella serie tv Braccialetti Rossi, dice: “Vittorio mi ha dato un ruolo che pochi altri attori italiani possono dire di aver ricoperto, per me Sindoni è diventato come un padre. Ho lavorato molto sul mio personaggio, una volta letta la sceneggiatura ho parlato molto con Stefania per comprendere meglio il rapporto madre-figlio. Ho anche fatto molte ricerche sulle varie problematiche che comporta una disabilità intellettiva, che poi Francesco è un ragazzo vivace che si esprime in maniera diversa dagli altri, ama suonare la batteria, è un’artista. Mi sono affidato molto all’esperienza di Vittorio seguendo tutti i suoi consigli, inoltre con Stefania ho lavorato molto per rendere al meglio questo rapporto madre-figlio. I riferimenti per la mia interpretazione sono molteplici, dal Dustin Hoffman di Rain Man al Leonardo Di Caprio di Buon Compleanno Mr.Grape ”. La bella e brava attrice a questo punto interviene asserendo che il lavoro fatto con Moisè è stato molto fisico, quasi un balletto di sinergia corporale.
Giulia Bertini, che nel film interpreta Tania, la sorella di Francesco, confessa che: “Tania è una ragazza forte, molto più di quanto lo sia io nella realtà. Da questo ruolo ho imparato tanto e sono molto contenta di avere partecipato a questo lavoro”. In effetti Tania è la figura chiave dell’intero film, protettiva ma lucida, anche perché… non è lei che deve recidere il cordone ombelicale!
Fabio Frizzi, fratello del più noto presentatore Fabrizio, dice: “Dovete sapere che in America non sono molto conosciuto per questo genere musicale, bensì per le musiche di film horror e fantasy. Nonostante ciò stamattina mi ha scritto un ragazzo di Philadelphia, con cui ho fatto un film l’anno scorso, facendomi i complimenti per questa colonna sonora”.
Vittorio Sindoni, nel concludere la conferenza stampa, ci tiene a ricordare che una scena molto importante del film è stata girata presso il Teatro Patologico diretto da Dario D’ambrosi, un luogo dove i “disabili intellettivi” possono dare sfogo alla loro creatività senza alcun pregiudizio.
Abbraccialo per Me, prodotto dallo stesso Sindoni (Megavision Filmtv) e distribuito dalla Zenit Distribution, uscirà in circa 40 sale il 21 aprile.